Taiguara & Alma Novaes
Mentre ascolto Taiguara,
Devo mettere in pausa la penna,
A parte c'è il testo degli orrori,
insieme ai defunti passati,
i fascisti e i pederasti,
senza lode e altri oggetti di scena,
potersi permettere di
sentire correttamente la dimensione,
l'impressione dell'accordo,
che sveglia il mondo,
in un ottavo, fusa, semifusa
intero, ottuso o solo a metàin pausa,
e alcuni semi-brevi,per sentire i colori,
il messaggio dei fiori,del poeta usignolo,
della terra dell'infanzia,
L'Uruguay, il Brasile,
il mondo in uno stratagemma,
Eterno bambino
cantando, abbagliato,
L'universo del tuo corpo-poesia
e la clessidra rilascia la sabbia,
scandendo il ritmo
e la sua musica, profonda,
Ve lo sottoscrivo,
dilemma dello spirito,
nella magia di un bambino,
nell'improvviso perlimpimpim,
Ad Abracadabra,
Nell'Eureka della Scienza,
nella voluttà dell'amante,
dell'esteta,
la dolcezza sale al mio petto,
e il tocco struggente
l'insieme degli accordi,
di melodie
di sinfonie
Primato mondiale
Ama così
Dolce, vibrante
intero
fuochi d’artificio
insulto
farfalla monarca,
nel ventre,
castello, ruscello,
senza delitti né punizioni,
Frenesia
ritmo
entrare nelle orecchie,
zucchero filato fatto,
e scivolando come lo zucchero di canna,
Amore mio, quando ami,
acqua, saliva e schiuma,
Ebollizione, freschezza, torrente,
che nasce dal giro del seme
del sogno,
e se si rovescerà,
nella pancia del tuo letto!
e se dopo aver ascoltato Taiguara,
piangere è necessario,
sia per gridare la gioia,
accanto alla speranza,
e l'alba in regime libero,
che il bambino ha bisogno di tutto questo
disinvolto
che sia Natale tutti i giorni,
qui, là, nel mondo,
Lasciate che gli uccelli siano liberi,
le parole, il discorso,
pensiero
per creare nuovi percorsi,
che non viene pagato con
paura
con un corpo malato,
o la mente disturbata
Che non chiedi il permesso per amore
incondizionatamente
che nulla sia proibito,
Sii un uomo, un fiore
o la libertà,
che esplode agli angoli del mondo,
insieme alla musica,
i sonetti, i teoremi,
le espadrillas della ballerina, e quella ai ragazzi,
riconoscere il bisogno,
per abbattere muri e confini,
a concedersi l'arte di esprimersi,
per condividere, per guarire
le ferite del lavoro minorile,
della fame e della miseria umana,
inganno religioso e frode,
Che le rose siano cantate,
parlino di spine,
fuori da chiese e scuole,
senza mortificare Cristo,
che non c'entra nulla,
ciò che abbiamo distrutto,
usando il suo nome e non le sue azioni,
Taiguara lasciò i versi masticati,
allineati con il tempo di esecuzione,
al petto, per impostazione predefinita,
Contemporaneo
e noi che siamo qui,
abbiamo bisogno del potere della poesia,
senza divieti o cogiti,
né ferri né brace,
né grida né armi,
né manette né torture,
né schemi né censura,
né urne cinerarie con serrature,
per bloccare i plebisciti,
abbiamo bisogno di più poeti,
dei coraggiosi e dei coraggiosi,
di musica negli intervalli,
E alla fine dell'inizio
dei verbi,
e coraggio, per disfare,
il margine, dove sale
fratellanza
dove gli odi e tutte le ansie sono spogliati,
e verbalizzare, agire,
recuperare, raggiungere,
maturità e consapevolezza,
spontaneità, e
Sì, fai l'amore,
per fermare la violenza
e la schiavitù!,
Non ci sono diritti e non ci sono sinistri,
ci devono essere adulti onesti,
spogliato dell'orgoglio,
e un modo per dire basta,
quando la moda deve tacere,
tramite sistema di movimentazione,
Colui che perseguita i lascivi;
Pancia del potere.
Lo so, lo sappiamo tutti,
l'utopia sfavorisce i presuntuosi,
li squalifica,
Li porta ai margini
dell'umanità, ai resti
della tua piccolezza,
e i cunei più i cognati,
più i privilegi, e gli allineati,
devono scomparire in un pozzo nero mariano,
drenare fino a un D-day,
fuori dal calendario, l'anno,
della settimana, nel giorno di Taiguara
Non ingannare il genere umano,
Solo l'amore ha questa forza,
di unire ciò che la rabbia
o l'ignoranza separano,
E facendo del poeta la mia prosa,
Ti confesso la sensazione,
permanente e puro,
astratto, impressionante,
sovversivo e senza fiato,
che mi scoppia il petto,
che non si tratti di un'allergia al dolore,
Niente in me è nuovo,
ma dopo la sua morte,
Sono rinato come una fenice,
e ti canto ogni giorno,
quello che hai provocato in me,
dell'allucinazione discreta,
residuo, di un tempo
Primo, sentimento inalterabile,
tocca il tuo corpo,
senza perdere la calma,
E non dover nem
meno cantare di nuovo
la fine della dittatura,
È più dentro, più caldo,
più unguento, più urgente,
La partitura semplice,
il timbro caldo
schizzando sul tuo ritratto,
riversando l'amore rinato,
la difesa e l'ego, smantellati,
la guerra e i carnefici rovesciati,
la voce chiara e calda,
i bambini, felici, volteggiando,
E nel giardino dell'Eden
mentre il poeta canta,
Sogna le mie mani sul tuo corpo,
raggiungendo nella sua poesia,
la magia suprema di baciare la tua bocca,
la fantasia pazzesca,
dei fiori il succo,
di puro amore animale.
E, mia cara, senza essere una bugia,
Senza bisogno di materiale concreto,
né di vicissitudini, né di scuse, amore mio,
e nessuna falsa promessa di primavera,
Io, ape nel fiore
Sto tessendo il tuo corpo con le sfumature,
per costruire la tela,
la mia anima incantata,
intrappolato in esso,
mentre la clessidra si sgancia,
un granello in più della mia attesa,
un altro esercito di fede e di unità,
Un altro alveare,
Un altro barattolo di miele
Questo è Taiguara. E la fede.
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